03/10/2013

conoscere la cucina polacca

pierogi
Sul formarsi delle caratteristiche della cucina polacca hanno avuto influenza cambiamenti storici e invasioni. Nei secoli la cucina polacca ha subito cambiamenti regionali, soprattutto i luoghi della Repubblica Polacca, in cui risiedevano persone di molte nazionalità. In effetti, sono forti le influenze dell'est (tataro-turca, prima mongola), rutena, tedesca, francese, italiana ed ebrea.

Le pietazne più diffuse in Polonia (ma famose anche nei paesi circostanti) sono: pierogi (simili a ravioli ripieni: dolci o salati), kasza (semolino), kluski (''pasta'' spesso a base di patate: come gnocchi oppure kluski ziemniaczane), gołąbki (simili a involtini di cavolo ripieni di carne o riso), bigos (stufato di carne, cavoli e crauti, con
żur/żurek servito nel pane
aggiunta di prugne secche ed altre spezie ); minestre/zuppe:
grochowa (di piselli), kapuśniak (di cavolo), krupnik, barszcz czerwony (di barbabietole rosse), pomidorowa (di pomodoro), żur (di farina di segale acida, con uova e salsiccia), rosół (brodo), ogórkowa (di cetrioli), wiśniowa (di ciliegie); cibo a base di: kapusta (cavolo) e ziemniaki (patate); pane (segale, triticum); torte, verdura, frutta (mela, pera, mirtilli), formaggio bianco, carne di ogni tipo (soprattutto maiale, pollo e vitello) preparata in modi diversi, in quantità minore pesce da mare e lago/fiume. Un dolce specifico sono faworki (simili a bugie), babka (torta senza
faworki
crema, spesso fatta in casa)
, piernik (simile a panpepato: biscotti o torta vera e propria), pączek (bombolone).

Tra le bevande alcoliche c'è la vodka, preparata a base di cereali e patate. La vodka è diventata sempre più diffusa col tempo, sostituendo il famoso una volta miele da bere. La birra, in Polonia quella d'orzo, è una bevanda tradizionale e diffusa mentre il vino lo è di meno. In Polonia bere alcolici fuori dai locali è vietato e soggetto a sanzioni di minimo 50 PLN a persona.

Una bevanda molto celebre è il té (di solito nero), servito in un bicchiere o tazza, spesso con una fettina di limone e con l'aggiunta di zucchero. Il té è arrivato in Polonia dall' Inghilterra subito dopo la sua comparsa nell'europa dell'ovest (grazie ai commercianti olandesi). Però la sua diffusione si lega agli spartitori russi del territorio polacco nel XIX secolo. In quel periodo nelle case sono arrivati i samovar dalla Russia, dove il té era già in voga (un dono da parte della Cina), a 50 anni prima della sua diffusione in Olanda. Dal XVIII secolo si è soliti bere anche il caffé, anche se di meno (s'intende caffè americano). Si usa bere molti succhi di frutta oppure il kompot, ovvero frutta cotta, spesso di stagione.
kompot

Gli orari e le quantità dei pasti sono sostanzialmente diversi da quelli italiani, soprattutto perchè gli orari di lavoro e di scuola spesso non prevedono una pausa pranzo molto prolungata.

La colazione (śniadanie) è consistente ed è visto come un momento fondamentale della giornata. Può prevedere uova, formaggio, piatti caldi, salsicce e altro, tutto in funzione del tempo a disposizione e della stagione. Anche il pranzo (obiad) è consistente, soprattutto in inverno. Il ''primo'' è di solito composto da una zuppa. Successivamente arriva il "secondo" con carne, pesce, uova, patate, verdure, frutta. Ciò che maggiormente differisce dalle tradizioni italiane è la cena (kolacja). Spesso frugale, si consuma verso le 18-19, non prevede grandi quantità, si ritiene infatti, a ragione, che è più sano mantenersi leggeri la sera.

A tavola, non è molto usata l'acqua, specialmente quando ci sono ospiti, mettere solo una bottiglia d'acqua non è simbolo di ospitalità. Non si è soliti bere il vino a pranzo (tranne le grandi feste) per via delle restrizioni della quantità di alcool nel sangue per chi quida un veicolo (non più del 0,2‰ ).
piernik
Smacznego! (Buon appetito!)

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