opłatek |
Il santo Natale, insieme a Pasqua, è
la festa più importante in Polonia. Questo tempo di famiglia,
dedicato ai più cari è costituito da tradizioni radicate nel
lontano passato. Tant'è vero, che si sono mantenute delle tracce di
vecchi riti slavi.
Nella tradizione polacca,
la Vigilia è diventata un elemento cruciale nel XVIII secolo.
La
sera precedente il Natale è la più solenne dell'anno. La vigilia è un
giorno di perdono, pace e amore. Tutti aspettano soprattutto la
cena, che ha un carattere strettamente famigliare. La tavola
allestita rimanda alla nascita di Gesù. Una tovaglia bianca e la
paglia che viene messa sotto, ricordano il bambino sdraiato sulla
paglia in una piccola mangiatoia. In Polonia a questa cena si serve
cibo da digiuno, frutti di campagna, di orto, di bosco e pesce.
Prima di iniziare
però bisogna che si veda la prima stella splendere nel cielo, come
la stella di Betlemme. Di solito sono i bambini quelli attaccati alla
finestra a guardare il cielo. Il tutto si comincia con una preghiera
e la lettura del Vangelo (Lc 2,
1-14):
''In quei giorni un decreto di Cesare Augusto ordinò che si
facesse il censimento di tutta la terra. Questo primo censimento fu
fatto quando era governatore della Siria Quirinio. Andavano tutti a
farsi registrare, ciascuno nella sua città. Anche Giuseppe, che era
della casa e della famiglia di Davide, dalla città di Nazaret e
dalla Galilea salì in Giudea alla città di Davide, chiamata
Betlemme, per farsi registrare insieme con Maria sua sposa, che era
incinta. Ora, mentre si trovavano in quel luogo, si compirono per lei
i giorni del parto. Diede alla luce il suo figlio primogenito, lo
avvolse in fasce e lo depose in una mangiatoia, perché non c'era
posto per loro nell'albergo.
C'erano in quella regione alcuni pastori che vegliavano di notte
facendo la guardia al loro gregge. Un angelo del Signore si presentò
davanti a loro e la gloria del Signore li avvolse di luce. Essi
furono presi da grande spavento, ma l'angelo disse loro: «Non
temete, ecco vi annunzio una grande gioia, che sarà di tutto il
popolo: oggi vi è nato nella città di Davide un salvatore, che è
il Cristo Signore. Questo per voi il segno: troverete un bambino
avvolto in fasce, che giace in una mangiatoia». E subito apparve con
l'angelo una moltitudine dell'esercito celeste che lodava Dio e
diceva:
«Gloria a Dio nel più alto dei cieli e pace in terra agli
uomini che egli ama».''.
Cantiamo anche dei canti
di natale (kolęda). Il più bello e il più
commovente momento era ed è lo scambiarsi del pane benedetto. Il
pane (opłatek), molto sottile e delicato, fatto di farina e
acqua, decorato, viene dal termine latino oblatum (offerta) e
simboleggia pane azzimo. Ogni persona presente a cena
ne prende un pezzo e va a fare gli auguri personalmente a tutti gli altri. Nel momento in cui si fanno gli auguri si concede un pezzettino del pane all'altro, che a sua volta ce ne dà un pezzo anche lui. Dopo ci si abbraccia.
Adesso ci si può sedere a
tavola, dove non manca una candela accesa, comprata dalla Caritas.
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Una bella abitudine, per
chi può, è invitare a cena una persona abbandonata – cosìcché
in questo momento nessuno si senta solo e triste.
Una volta si credeva, che
la sera della Vigilia potessero visitare le nostre case le anime dei
morti. Per loro si lasciava sempre un piatto in più rispetto alla
quantità di persone effettivamente presenti. Anche oggi prepariamo
ancora un piatto in più, anche se con un altro proposito. Esso serve a
un ospite inaspettato, oppure, apputo a una persona che viene perché
non ha una propria famiglia o si sente sola.
Dopo cena viene a farci
visita święty Mikołaj (san Nicola), un
corrispettivo di babbo natale. In varie regioni della Polonia
vengono o un bambino o un angelo oppure
Gwiazdor (simile a san Nicola; un suo attributo è la faccia sporca di fuliggine).
I bambini buoni ricevono regali, spesso dopo aver detto una poesia o
suonato qualche strumento musicale o cantato una canzone. Ai bambini
cattivi viene dato un bastone con le spine.
Non dimentichiamoci
dell'albero di natale. Spesso è un albero vero,
che viene messo in un vaso. Dà un bel profumo di bosco in casa. E'
un simbolo di fertilità e vita. Lo si decora oltre alle palline,
luci, campane, angeli, anche di mele, biscotti, caramelle e noci.
A
mezzanotte vanno tutti in chiesa alla Pasterka: una Messa solenne,
celebrata proprio tra il 24 e il 25 dicembre. Pasterka è un
ricordare i pastori che sono accorsi a vedere il bambino Gesù appena
nato.
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