27/10/2013

I salesiani in Polonia

san Giovanni Bosco, fondatore della congregazione salesiana
L'arrivo nelle terre polacche
Si dice che i primi salesiani siano arrivati nelle terre polacche nel 1898. Però in realtà il primo posto in cui si è messo in pratica lo stile educativo di don Bosco era Miejsce Piastowe: l'ha iniziato beato Bronisław Markiewicz nel 1892. Comunque, vista la complicata storia della congregazione dei Micheliti1, si è mantenuto il 1898 come l'anno di inaugurazione dell'apostolato in questo paese. A Oświęcim i salesiani hanno avuto le rovine di un vecchio monastero domenicano e una chiesa: ci hanno creato un primo istituto per i maschi, subito dopo un ginnasio. E proprio quest' opera è diventata la casa madre per i salesiani polacchi. Oświęcim è stato anche sede del primo noviziato (1903/4) e anche sede dell'ispettoria austro-ungherese, la quale si è disfatta un anno dopo che la Polonia aveva riconquistato l'indipendenza (nel 1919). Allora è stata creata l'ispettoria polacco-jugoslava, sotto il nome di san Stanisław Kostka2, che 3 anni dopo è stata spostata da Oświęcim a Varsavia. Dal 1933 Polonia aveva 2 proprie ispettorie: a Varsavia e a Cracovia. Questo fatto testimoniò una forte crescita della Congregazione salesiana in questo paese; in quel periodo ci appartenevano 571 polacchi. I salesiani aprivano scuole, seguivano orfanotrofi e oratori.
II Guerra Mondiale
Durante la seconda guerra mondiale quasi tutte le 46 opere seguite da 645 salesiani furono chiuse. Oltre 140 salesiani si trovarono portati in prigione, campi di concentramento oppure in esilio. Tanti di loro hanno testimoniato un amore eroico verso Dio e la Patria: tra cui beato Józef Kowalski, prigioniero di Auschwitz, che fu assassinato per aver posseduto un rosario e aver rinunciato a calpestarlo. Non dimentichiamoci di altri
l'opera salesiana a Oświęcim
5 beati oratoriani: Franciszek Kęsy, Edward Klinik, Jarogniew Wojciechowski, Czesław Jóźwiak e Edward Kazimierski che furono sottoposti a ghigliottina a Dresno nel 1942 per il ''tradimento del Terzo Reich''. In prigione mantennero la pace e un incredibile spirito d'animo. La prova della loro profonda e salda fede furono le loro lettere. 62 sacerdoti e coadiutori morirono di una morte che aveva tutti i segni di martirio.
Negli anni 1939-1945 persero la vita in totale 114 salesiani, altri 200 si sparsero per il mondo. Dopo la guerra 13 opere, di cui 5 di carattere formativo (tra cui Vilnius e Leopoli), si trovarono fuori dai confini della Polonia. Le altre vennero ricostruite velocemente. Dall'altra parte comparirono nuove possibilità di lavoro nelle terre dell'occidente e del nord (le cosiddette ''terre recuperate''). Soprattutto nella parte occidentale i salesiani si occuparono di molte parrocchie lasciate indietro dal clero tedesco.


Dopo la guerra
C'erano ingenti bisogni per quanto riguarda il campo della scuola e della formazione: i salesiani ci andarono incontro e nel 1948 seguivano 22 scuole. Oltre a questo avevano sotto le loro ali 23 istituti, 16 orfanotrofi, 22 oratori. L'attività formativo-educativa salesiana subito dopo guerra era considerata dalla società come molto positiva e ,di conseguenza, aveva tanto supporto da parte del ministero della scuola e del governo. Purtroppo, questa situazione non durò a lungo: il potere comunista non li tollerò. Negli anni 1950/1960 tutte le scuole seguite dai salesiani divennero statali oppure furono abolite. L'unica eccezione fu l'istituto tecnico a Oświęcim, che funzionò durante tutto il periodo della Repubblica Popolare di Polonia. Nonostante il fatto che l'unica possibilità fosse il lavoro nelle parrocchie, la congregazione stava sempre ampliandosi. Lo testimonia un'ulteriore divisione: nel 1979 nacquero 2 nuove ispettorie- a Piła e Breslavia. La quantità di confratelli era 938 e cresceva di anno in anno. Nel centenario dei salesiani in Polonia ce n'erano circa 1200.

I salesiani di oggi
salesiani polacchi durante gli esercizi spirituali
Dopo la caduta del comunismo, i membri della congregazione poterono finalmente ritornare alla loro propria attività educativa rivolta alla gioventù. Nelle 4 ispettorie si crearono tanti istituti, scuole di ogni tipo e livello, collegi, centri di formazione, non tralasciando gli oratori. Oggi i salesiani sono responsabili di 30 opere scolastiche: sullo sfondo di 500 scuole cattoliche in Polonia è una buona percentuale. Oltre a ciò i salesiani hanno una propria attività di editoria, mandano missionari in tanti paesi di tutti i continenti, lavorano come scienziati e professori universitari (anche in quelle statali).
Il loro scopo principale rimane però la formazione dei giovani, perché diventino buoni cristiani e onesti cittadini.

1 Congregazione di San Michele Arcangelo, fondazione creata da Bronisław Markiewicz, che era uscito dalla congregazione dei salesiani ma che comunque mantiene i principi dello stile di don Bosco


2 Stanisław Kostka è stato un gesuita polacco. Assieme ai santi gesuiti Luigi Gonzaga e Giovanni Berchmans è patrono della gioventù studiosa. 

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